L’esperienza del camposcuola raccontata dalle nostre accompagnatrici di quarta e quinta

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Un’articolo di valore scritto a otto mani…

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Anche quest’anno il cammino delle classi prime è iniziato con il camposcuola a Lizzola, che da sempre definiamo come l’inizio di un nuovo percorso, un cammino che ci auguriamo con tutto il cuore possa essere il più bello e felice possibile per i nuovi ragazzi che entrano a far parte di questa realtà.

Quest’anno, ancor più degli scorsi, si è dimostrato fondamentale un momento significativo fuori casa prima di iniziare la scuola, che rappresenta non solo un luogo di formazione e apprendimento, ma anche di condivisione, crescita e convivenza.
Lo scopo è stato quello di permettere ai nostri nuovi studenti di iniziare a conoscersi e imparare a stare bene insieme, nonostante le distanze imposte e faticose ma sempre nel segno dell'appartenenza.. Lo sanno bene Michela, Gaia, Angie e Serena, che con entusiasmo ci hanno accompagnato e aiutato in questi giorni insieme in montagna...

"Lizzola è stata un’occasione che ho aspettato e desiderato tanto. Viverla con i ragazzi è stato per me un viaggio nel tempo, ho rivisto la me di qualche annetto fa; felice, esuberante e con tanta voglia di vivere e condividere nuove esperienze.
Nonostante il tempo sia passato le mie emozioni non sono per nulla cambiate, ma mutate in qualcosa di ancora più bello. I ragazzi si renderanno presto conto di quello di cui sto parlando...
La realtà di cui facciamo parte mette questi valori al primo posto, davanti a tutto.
Il camposcuola per me è stato un momento di gioia e condivisione, è stato come fare un’enorme viaggio in compagnia di persone importanti, che ormai considero come una vera e propria famiglia." Michela, 5ITI

 

"L’esperienza di Lizzola come accompagnatrice mi ha dato la possibilità di fare un tuffo indietro di qualche anno. Affiancando i ragazzi che hanno intrapreso questo cammino, mi sono resa conto di quanta strada abbia fatto e di quanto, esperienze e valori che questa scuola fornisce ai propri alunni, siano importanti, unici nel loro genere. Ma, soprattutto, da non dare mai per scontati.
Guardando il percorso fatto non posso far altro che ringraziare le persone che mi sono state accanto e mi hanno accompagnato. Spero vivamente che tutti i ragazzi accolti quest’anno riescano a trovare nella mia scuola quello che ho trovato io... una famiglia." Gaia, 5ITI

 

"L’esperienza di educatrice a Lizzola con le classi prime è stata davvero molto bella, mi ha dato la possibilità di rivivere dei bei momenti insieme a queste persone che oggi posso chiamare famiglia.
Affrontare tutto ciò non più come studente, ma bensì come una figura di riferimento, mi ha dato l’opportunità di condividere le emozioni e i valori che questa scuola mi ha dato. Da oggi fanno parte anche di loro.
Quest’avventura mi ha fatto crescere e conoscere nuove persone, tutti con storie da raccontare, differenti tra di loro, ma uniche.
Spero che i nuovi studenti possano entrare a scuola e sentirsi a casa proprio come me, un luogo in cui non si è mai soli e ti senti apprezzato per quello che sei." Angie, 4ITI

 

"Il campo scuola di Lizzola come ogni anno segna l’inizio di un percorso formativo, tanto impegnativo quanto stimolante alla crescita emotiva e personale di chi vi partecipa.
Con i loro sogni di futuro, le loro esperienze quotidiane e le loro risorse cognitive, i ragazzi sono protagonisti di un percorso che va alla scoperta delle loro potenzialità, e che si svilupperà durante il cammino scolastico che li attende.
Non solo duro lavoro ed impegno quotidiano, ma anche gioia e serenità, dati loro da un ambiente più simile ad un “nido sicuro” che ad una scuola.
Accompagnare i ragazzi a Lizzola è stato per me un grande onore e una grande responsabilità, motivo di soddisfazione ed orgoglio personali." Serena, 5ITI

Camposcuola a Lizzola per le nostre nuove classi prime

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Il primo appuntamento 20/21 in sicurezza!

Lizzola2020promoOKIl cammino delle classi prime comincia in montagna anche quest'anno, dal 10 al 12 settembre a Lizzola, Valbondione.
Vogliamo, anche nella situazione attuale, rendere unico l'ingresso dei nostri nuovi ragazzi nella nostra scuola.

Abbiamo lavorato intensamente per organizzare un camposcuola in sicurezza. Abbiamo adattato diverse attività, introdotte delle nuove, eliminate delle altre.
E nonostante tutto sarà una bellissima occasione per conoscerci, divertirci, condividere momenti e pensieri, tutti assieme, prima dell'inizio delle lezioni.

Questa esperienza vedrà il coinvolgimento e la disponibilità di insegnanti, studenti più grandi, ex-colleghi, ex-allievi e amici della famiglia pavoniana. Tutti entusiasti e carichi di cominciare.. a testimonianza che al senso di appartenenza alla nostra realtà ci teniamo parecchio.. e alla base c'è la voglia di stare assieme, nonostante le mascherine e le distanze.

Noi non vediamo l'ora di ricominciare.. e di farlo così!
#istitutoart #weloveartmi #restART

Noi siamo invisibili per questo Governo!

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Il “rumore educativo” ed educato delle scuole paritarie…

Stiamo vivendo un momento veramente difficile per la scuola italiana. Non è una novità? certo, ma oggi vogliamo attirare la vostra attenzione su un tema che ci riguarda molto da vicino: la sopravvivenza della scuola paritaria. Non è una scuola “privata” ma “pubblica” come quella statale, riconosciuta così dalla Legge 62/2000 che all’art.1 recita “Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall'articolo 33, secondo comma, della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali”.

Dopo 20 anni non solo non è cambiato il linguaggio, ma nonostante gli appelli ai più alti organi dello Stato, sottoscritti anche da voi qualche settimana fa, agli occhi del Governo sembra che la scuola paritaria e i 900 mila studenti che la frequentano non esistano. Nei decreti all’approvazione del Parlamento i provvedimenti per le scuole paritarie – ad eccezione di 80 milioni per le scuole dell’infanzia (152 Euro per alunno!) – sono pari a ZERO! In gioco c’è la libertà di scelta educativa dei genitori, il posto di lavoro degli insegnanti, la tenuta del sistema scolastico intero! Si stima che un 30% delle scuole paritarie in queste condizioni non potranno riaprire a settembre… 300 mila allievi busseranno alla scuola statale… come potrà reggere un aumento della domanda in un momento così critico come quello che stiamo vivendo?

È per questo che abbiamo accolto l’invito di CISM e USMI (l’unione delle Congregazioni religiose, tra cui noi Pavoniani) che gestiscono la maggior parte delle scuole cattoliche, e aderiamo convinti all’iniziativa dal titolo: #Noisiamoinvisibiliperquestogoverno!

Oggi e domani, 19 e 20 maggio, i parlamentari saranno impegnati a votare gli emendamenti al Decreto Scuola e al Decreto Liquidità e alcuni riguardano proprio gli aiuti alle famiglie che hanno i figli alle scuole paritarie. Negli stessi due giorni, CISM e USMI hanno indetto un gesto simbolico - l’interruzione della didattica - per far sentire chiara la voce delle nostre scuole, per “fare rumore”. Un “rumore educativo” ed educato – così lo hanno chiamato – che coinvolga i genitori dei 900 mila allievi delle scuole paritarie, i 7 Mln di allievi delle scuole statali, i docenti, il personale della scuola italiana, gli amici, i cittadini facendo nostro l’appello del Presidente della Repubblica: ognuno di noi può e deve fare la propria parte per la liberazione dell’Italia oggi. Un “rumore costruttivo”, che obblighi i nostri parlamentari, impegnati nella discussione degli emendamenti nell’aula parlamentare, a non lasciare indietro nessuno perché o l’Italia riparte dalla scuola o non ripartirà.

Attenzione! Non abbiamo mai fatto sciopero, non abbiamo abbandonato la didattica nemmeno in questo periodo difficile. Vogliamo però, in tutte le lezioni di oggi e domani, esporre lo slogan #Noisiamoinvisibiliperquestogoverno e spiegare agli alunni il tema della libertà di scelta educativa. Sarebbe bello che anche tutte le famiglie esponessero sui loro social lo stesso hashtag! Fatelo care famiglie, perché vi riguarda in prima persona. Lo Stato non deve dare qualcosa alle scuole paritarie, ma a voi famiglie restituire quanto già pagate per le tasse dell’istruzione, lasciandovi la libertà di scegliere! L’esistenza delle nostre scuole è anche nelle vostre mani! Chiediamo a tutti di far conoscere in tutti i modi questi valori.

Cosa faremo allora, tutti noi, insegnanti e allievi?

  • i nostri siti porteranno l’hashtag: #NoiSiamoInvisibiliPerQuestoGoverno
  • ogni insegnante, nei giorni 19 e 20, metterà lo stesso hashtag nel video o con un cartello alle spalle
  • martedì 19 porteremo a conoscenza degli alunni il problema con alcuni lezioni e video dedicati, sollecitandoli a creare un loro elaborato (composizione letteraria / disegni / lavori manuali / video / musica (es. canzoni rap)…
  • mercoledì 20 condivideremo quanto potremo sulla pagina ufficiale Facebook dell’evento (https://www.facebook.com/usminaz/)

Siamo certi del vostro appoggio. Se noi, grazie a Dio e alla confermata vostra fiducia, siamo ancora in grado di resistere, non possiamo defilarci dal sistema a cui apparteniamo: o ci salviamo tutti o, prima o poi, saremo tutti costretti a chiudere.

Con stima e rinnovato impegno, nel solco di san Lodovico Pavoni, per il bene dei nostri ragazzi e ragazze.
p. Gildo Bandolini

Dotazione dispositivi digitali: la didattica a distanza è per tutti!

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Attivato il progetto di solidarietà per garantire dispositivi digitali ai nostri studenti

L'emergenza sanitaria attuale ci ha costretti a un nuovo modo di "fare scuola" che, rispetto all'importanza della condivisione attiva, del costruire e dello stare assieme, ci sta un po' stretto. Una sfida difficile ma anche l'occasione per sperimentare e innovare il nostro modo di fare scuola, appunto.

L'attenzione verso i nostri ragazzi non è mai venuta meno e ai bisogni emersi abbiamo risposto con prontezza e tanta sensibilità.
Uno su tutti la mancanza, segnalata da diversi studenti, di dispositivi digitali idonei per affrontare al meglio questo periodo di Formazione a distanza.

Abbiamo così attivato un progetto di solidarietà che ci ha permesso di fornire, in comodato d'uso gratuito e in tempi ragionevoli, computer e dispositivi mobili agli studenti dell'IeFP e dell'ITI che ne hanno fatto richiesta.
Il team dell'area tecnica - che ha predisposto diversi Apple iMac dei laboratori multimediali - e il prof. Sardella - che ha raccolto e sistemato diversi computer portatili e tablet - hanno lavorato in prima linea, affianco alla Direzione, con grande impegno e dedizione per far fronte a questa emergenza sociale.

I dispositivi messi a disposizione, circa una trentina, sono stati preparati e poi consegnati direttamente presso le abitazioni degli studenti dall'associazione di promozione sociale Tiremm Innanz che vogliamo ringraziare per il prezioso e fondamentale supporto.

La scuola è un diritto di tutti e la passione, in questa missione educativa che ci troviamo a perseguire, è fondamentale per formare ed educare i nostri giovani anche in un momento difficile come questo.

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